L’associazione Lixisenatide e antidiabetici orali migliora il controllo glicemico nei pazienti più anziani non adeguatamente controllati con i soli antidiabetici orali
E’stata valutata l'efficacia e la sicurezza di Lixisenatide ( Lyxumia ), un agonista del recettore del peptide glucagone-simile 1 [ GLP-1 ] ( somministrato una volta al giorno ), nei pazienti anziani con diabete mellito di tipo 2 non sufficientemente controllati con i soli antidiabetici orali.
Una meta-analisi è stata condotta sui dati di pazienti anziani ( età maggiore o uguale a 65 anni ) provenienti da cinque studi del Programma GetGoal, in cui i pazienti con diabete mellito di tipo 2 sono stati trattati con Lixisenatide 20 mcg una volta al giorno oppure placebo, come aggiunta agli antidiabetici orali.
L'endpoint primario in tutti gli studi era il cambiamento dal basale alla settimana 24 nei valori di emoglobina glicata ( HbA1c ).
Altri endpoint comprendevano modifiche nella glicemia post-prandiale ( PPG ), glicemia a digiuno ( FPG ) e peso corporeo.
Un totale di 501 pazienti di età pari o superiore a 65 anni sono stati inclusi in questa meta-analisi: 304 avevano ricevuto Lixisenatide più antidiabetici orali e 197 placebo più antidiabetici orali.
Lixisenatide in aggiunta agli antidiabetici orali ha significativamente ridotto i valori di emoglobina glicata, glicemia post-prandiale, glicemia a digiuno e peso corporeo, con effetti del trattamento placebo-corretti alla settimana 24, rispettivamente, di -0.54% ( p inferiore a 0.0001 ), -126 mg/dL ( p inferiore a 0.0001 ) , -13 mg/dL ( p=0.0005 ) e -0.90 kg ( p=0.0021 ).
I pazienti trattati con Lixisenatide più antidiabetici orali presentavano una significativamente più alta probabilità di raggiungere l’endpoint composito ( livelli di HbA1c inferiori a 7%; livelli di HbA1c inferiori a 7% e nessuna ipoglicemia sintomatica; livelli di HbA1c inferiori a 7%, nessun aumento di peso e assenza di ipoglicemia sintomatica ) e gli endpoint di sicurezza, rispetto a quelli trattati con placebo più antidiabetici orali.
L’ipoglicemia sintomatica ha interessato l’8.55% e il 3.55% dei pazienti, rispettivamente, nel gruppo Lixisenatide più antidiabetici orali e nel gruppo placebo più antidiabetici orali ( p=0.0276 ); non sono stati segnalati gravi episodi di ipoglicemia.
In conclusione, Lixisenatide più antidiabetici orali ha migliorato il controllo glicemico nei pazienti più anziani non adeguatamente controllati con i soli antidiabetici orali, rispetto al placebo più antidiabetici orali. ( Xagena2014 )
Hanefeld M et al, Adv Ther 2014; 31: 861-872
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